The legacy of Gianni Agnelli in the 21st century

L’Avvocato 100 years after

Nel 1983, quando l’Avvocato Gianni Agnelli e David Rockefeller fondarono il Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti, la Guerra Fredda non era ancora finita, il Muro di Berlino era ben saldo sulle sue fondamenta circondate da filo spinato e, semmai, le relazioni internazionali peggioravano dopo l’invasione sovietica in Afghanistan, la ripresa delle tensioni in Centroamerica si accompagnava con una crescente diffidenza tra Usa ed Europa. Il presidente Ronald Reagan e la premier britannica Margaret Thatcher sviluppavano una loro intesa diretta, ma tra Washington e Bruxelles c’era meno feeling, tanti leader europei erano scettici sul presidente liberista, vari consiglieri repubblicani persuasi che il vecchio continente unito fosse ormai più un concorrente che un alleato.

L’Italia, dove l’antiamericanismo, radicato in certi ambienti, aveva combattuto il rinnovo degli equilibri di sicurezza Nato, stentava a esercitare una solida influenza nell’Unione Europea, pagando pegno su entrambi i fronti, troppo “filo americana” per Bruxelles, troppo “europea” per Washington.

La storica intesa strategica di Agnelli e Rockefeller, dunque, ribaltava brillantemente l’impasse, facendo dell’Italia un ponte di dialogo tra le due sponde dell’Atlantico, e degli Stati Uniti un interlocutore formidabile per le aspirazioni globali di Roma.  Era il sogno dell’avvocato Agnelli, modernizzare l’Italia, romperne senza indugi i provincialismi, spronare cittadini, imprese, intellettuali, politici, verso frontiere future. Amico di John Kennedy come di Henry Kissinger, un democratico e un repubblicano, pronto a fare della Fiat Usa a New York un centro di attività imprenditoriali e culturali, chiedendo a Gianluigi Gabetti di agire come ambasciatore del gruppo negli States, Gianni Agnelli vara una sua elegante diplomazia diretta, che difende gli interessi italiani nel mondo, promuove i valori e gli ideali occidentali ovunque, riconoscendo agli Usa il rango di prima linea fra gli alleati.

Da allora, da Ronald Reagan a Joe Biden, da Sandro Pertini a Sergio Mattarella, passando per sette presidenti Usa e sei italiani, il Consiglio ha difeso e rilanciato questo lascito morale dell’Avvocato. Riconoscere nel libero mercato il luogo in cui la crescita economica garantisce progresso civile e riduzione delle povertà, e nel libero dibattito delle idee, della comunicazione, dei media, degli studi e delle relazioni la dimensione in cui le società aperte possono evolvere in pace.

Cittadino italiano che amava il proprio paese, da Nord a Sud, europeo appassionato che aveva visto il continente rinascere dopo la guerra, amico sincero degli Stati Uniti, curioso delle culture internazionali ovunque, Gianni Agnelli era un uomo del XX secolo, educato ai valori risorgimentali del XIX: eppure, nella sua dinamica visione del futuro, nell’inesauribile passione per quel che di nuovo nasceva, l’Avvocato amava sempre presagire, in ogni evento, l’alba del XXI secolo. Con questo spirito, e in questa lezione, il Consiglio Italia-Usa ricorda il suo fondatore, Gianni Agnelli, a 100 anni dalla nascita.

Franco Bernabè
Chairman, Acciaierie d’Italia
Evelina Christillin
President, Fondazione Museo delle Antichità Egizie
Gianni Riotta
Executive Vice Chairman, The Council for the United States and Italy and Pirelli Visiting Professor in the French and Italian Department at Princeton University
Domenico Siniscalco
Chairman of the Council for the United States and Italy
Marco Tronchetti Provera
Executive Vice Chairman and CEO,Pirelli & Co, and Honorary Co-Chairman, The Council for the United States and Italy
Armando Varricchio
Ambassador of Italy to the US
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